Dubbi e perplessità sui servizi in studio

Cosa si intende per shooting?

Per shooting, o sessione di shooting, si intende la sessione nella quale si scattano (to shoot in inglese, da cui il termine) le fotografie.

Non tutti gli scatti dello shooting diventano foto elaborate, anzi, solo una minima parte delle foto viene presa in considerazione per la post produzione (di solito una su 10 ma si può arrivare anche ad una su 20).

Quanto dura una sessione di shooting?

La durata di una sessione di shooting è direttamente proporzionale al numero di foto post elaborate che si desiderano.

Fino a 5, massimo 10 foto si può stare entro la mezzora, oltre si va mediamente da un'ora fino a due ore per servizi corposi da più di 40 foto post prodotte, come nel caso del servizio I Baraldi in Studio nel quale 7 familiari sono stati ritratti in tutte le combinazioni.

Che differenza c’è tra una fototessera fatta alla macchinetta ed un ritratto in studio?

Ci sono fondamentalmente due differenze: una di tipo tecnico e una di tipo psicologico.

Dal punto di vista tecnico un ritratto in studio è costruito utilizzando un set di luci da studio che permettono di creare luci e ombre in grado di dare tridimensionalità al viso mentre lo scatto "alla macchinetta" delle fototessere è caratterizzato fondamentalmente da una luce piatta e uniforme.

Sta poi al fotografo individuare e allestire l'insieme di luci che meglio si presta a rappresentare il proprio soggetto o a conferire una certa atmosfera: in uno studio fotografico si parte dal buio ed è il fotografo a creare tutta la luce ed è quindi lui che decide quali devono essere, quante e di che tipo.

Dal punto di vista psicologico invece è fondamentale la relazione che si viene a stabilire tra il fotografo ed il soggetto.

Parte del lavoro del ritrattista consiste nel mettere a proprio agio il soggetto, a studiarne in silenzio le sue caratteristiche morfologiche, le sue pose e i suoi gesti spontanei in modo tale da creare le condizioni per cui la persona ritratta alla fine si riconosca nello scatto del fotografo e possa dire: "Questo sono io!"

È sempre bello osservare la differenza di naturalezza che si ritrova nelle espressioni dei soggetti tra il primo scatto dove non si è ancora creato un rapporto con il fotografo che risulta ancora un estraneo e le foto che si ottengono dopo aver messo a proprio agio i soggetti:

Cosa devo indossare per lo shooting?

A meno che non si tratti di foto finalizzate ad una qualche forma di promozione pubblica ma solo di ritratti privati l'unica indicazione che do è questa:

"Qualsiasi cosa nella quale vi sentiate a vostro agio!"

Per le donne poi mi piace prendere a prestito la frase di Christa Meola, fotografa boudoir, la quale afferma che la "... sicurezza di sé è la cosa più sexy che una donna possa indossare".

Ma io non ho mai posato, non sono una modella/o!

Beh, a meno che non dobbiate posare per un catalogo di moda, nessun problema, non è necessario essere una modella/o per farsi ritrarre in studio se il soggetto da fotografare siete Voi e non un abito indossato e presentato bene!

Farsi fotografare in studio è un mettersi in gioco, vivere un'esperienza diversa e magari scoprire anche nuovi aspetti di sé stessi.

In cosa consiste la Post Produzione?

La post produzione di una foto (o post elaborazione) consiste nell'elaborazione al computer dello scatto (negativo digitale) restituito dalla macchina fotografica.
Essa può essere più o meno semplice (alcune foto elaborazioni possono richiedere anche un'ora di lavoro) a seconda del soggetto. La prima fase della post produzione consiste nel ritagliare la foto (durante lo shooting ci si tiene volutamente "larghi") in un formato che valorizzi meglio il soggetto:

Si passa poi a rendere l'immagine più nitida ed incisiva, a evidenziare meglio gli occhi, a rimuovere eventuali imperfezioni della pelle come acme, nei, brufoli o, a richiesta per le donne, a veri e propri trattamenti anti-age, nonché a far staccare ulteriormente il soggetto dallo sfondo.

Come faccio ad indicarti quali foto devono essere post prodotte?

Dopo lo shooting ti invierò un link ad un sito personale con chiave privata nel quale solo tu potrai vedere tutti i provini dello shooting, ovvero le foto ancora "al grezzo" cosi come sono uscite dalla macchina fotografica e senza alcun intervento di post produzione.

Ovviamente avrò già scartato le foto tecnicamente sbagliate (ogni tanto capita!) per non farti perder tempo nella consultazione!

Il sito sarà comodamente accessibile sia da PC che da cellulare e indicarmi le tue foto preferite con cui procedere con la post produzione sarà semplice come fare un like su facebook.

Cos’è un Photo Book?

Un Photo Book è un libro con le foto stampate su carta fotografica.

A differenza di un normale raccoglitore di foto nel Photo Book si possono avere foto che si estendono per tutte le due pagine senza interruzioni e disposizione creative delle stesse, non legate cioè a posizioni fisse.

Il libro viene impaginato dal fotografo mediante appositi programmi che gli permettono, tra le altre cose, di definire anche cosa apparirà sulla copertina, di solito rigida, sul dorso e sul retro del libro.

Il numero di pagine dipende sia dal numero di foto che dalla loro disposizione anche se mediamente si può calcolare che il numero di pagine grosso modo corrisponda al numero di foto.

Di solito il numero minimo di pagine per un fotolibro con dorso è di 24 pagine, fanno eccezione i libretti più economici per i quali non vi è un dorso avendo solamente le pagine raccolte a spirale o con graffette.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Questo slideshow richiede JavaScript.